martedì 1 dicembre 2015

Colori e la stampa

Le stampanti e il sistema CMYK (cyan, magenta, yellow, black).

La stampante produce la stampa utilizzando una serie di punti di tre colori primari: ciano, magenta e giallo. Quando vengono sovrapposte pari quantità di questi tre colori, si ottiene il nero. La stampante può sovrapporre due colori per produrne un terzo.  Ad esempio, magenta e giallo danno il rosso. Per produrre colori meno saturati, la stampante “miscela” il bianco lasciando alcuni punti non stampati. 
Miscelando il magenta con i punti non stampati si ottiene il rosa. Il modello CMYK e’ sottrattivo, infatti in teoria il ciano, il magenta ed il giallo se mescolati insieme dovrebbero assorbire tutti i colori e produrre il nero. Ma a causa di piccole impurita’ contenute in tutti gli inchiostri, di fatto combinandosi producono una sorta di marrone scuro. La stampante include inchiostro nero separato per produrre del nero molto denso in quelle immagini che presentano una grande quantità di testo nero o di sfondi neri.  Questa e’ una delle ragioni dell’inchiostro nero.

I monitor e il sistema RGB (red, green, blue)
Nel monitor, il colore viene proiettato sullo schermo.
Il monitor contiene milioni di singoli pixel. Ogni pixel è formato da tre sub-pixel di colore rosso, blu e verde. Le variazioni di tonalità di questi colori nell’ostacolare o nel trasmettere la sorgente di luce sottostante e la regolazione della quantità di luce che li attraversa, fa sì che ogni pixel mostri un proprio colore distintivo che in ultima analisi costituisce la base delle immagini mostrate sullo schermo. Un pannello viene considerato di ottime qualità quando il numero dei pixel spenti non supera i 3/5. Alcune Case stanno cominciando ora a garantire la totale assenza di pixel spenti. 
Abbiamo visto che i tre colori primari proiettati dal monitor sono il rosso, il verde e il blu. Quando vengono proiettate pari quantità di questi tre colori, si ottiene il bianco. Questi tre colori rappresentano il sistema di colori noto come RGB.

Colore e psicologia

Il colore è la luce riflessa di un corpo, ed è diversa secondo la lunghezza d’onda delle radiazioni elettromagnetiche. In psicologia ogni colore esprime uno stato d’animo ed influenza la nostra vita più di quanto immaginiamo. Ricordiamo che mentre la chimica studia la pigmentazione e la composizione del colore; la fisica studia la luminosità e la luce; la percezione ne dà la sensazione visiva e si compone di molti elementi neurofisiologici; la psicologia invece studia la sensazione personale, il piacere che il colore dà e che è diversa in ognuno di noi.

I contrasti cromatici

I sette contrasti del colore sono:

1 - Contrasto di colori puri
2 - Contrasto di chiaro e scuro
3 - Contrasto di freddo e caldo
4 - Contrasto dei complementari
5 - Contrasto di simultaneità 
6 - Contrasto di qualità
7 - Contrasto di quantità

Il cerchio di Itten

Il Cerchio di Itten consente di determinare, per ogni colore:
quale è il risultato della mescolanza con un altro colore;
trovare il complementare di ognuno.
Dalla mescolanza a due a due dei colori primari si ottengono i tre colori secondari: verde, arancio, viola. Nel cerchio esterno, diviso in 12 settori, vengono rappresentati i colori primari, secondari e terziari ottenuti con ulteriori mescolanze. Si definiscono colori complementari quelli diametralmente opposti sul cerchio cromatico: la loro mescolanza da il grigio ( es. blu+arancio, giallo+viola, rosso+verde ).

Le proprietà fisiche

Il colore può essere caratterizzato attraverso tre parametri principali:
  1. Tonalità, tinta o cromaticità  è un parametro che individua la lunghezza d’onda dominante nell’intervallo dello spettro elettromagnetico nel visibile. La tonalità indica ed identifica il colore di un oggetto (rosso, giallo, blu, etc.) anche per la sua denominazione.
  2. Purezza, saturazione o pienezza è l’elemento che esprime l’intensità di un colore. Un colore puro è rappresentato da una lunghezza d’onda monocromatica. Uno stesso colore può essere ottenuto con luci diverse, ma in questo caso la sua saturazione può variare.
  3. Luminanza, chiarezza o brillanza esprime l’intensità luminosa nella direzione della visione, quantifica quanto bianco o nero siano presenti nel colore percepito.

Sintesi sottrattiva

La sintesi sottrattiva, si riferisce invece ai colori primari dei pigmenti. Una caratteristica della materia è quella di assorbire in maniera selettiva solo alcune lunghezze dʼonda della luce e di rifletterne le altre. Il colore del pigmento quindi è determinato dalle radiazioni sottratte alla luce bianca, per questo si parla di sintesi sottrattiva. Dalla somma di tutti i colori primari si ottiene il nero, in sintesi sottrattiva, il nero è il risultato della totale sottrazione delle radiazioni colorate riflesse dai pigmenti.

Sintesi addittiva

La sintesi additiva si riferisce ai colori primari della luce. Questi colori sono: il rosso, il verde e il blu presenti nel mezzo e ai due estremi dello spettro della luce visibile. Miscelati fra loro in proporzioni diverse è praticamente possibile ottenere tutti i colori della gamma spettrale. La somma dei tre colori produce “luce bianca”.